Il film del regista iraniano Ali Abbasi, presentato all’ultimo Festival di Cannes, si ispira a una storia realmente accaduta per affrontare i temi del femminicidio e del sessismo nella cultura islamica.
Saeed Hanaei, soprannominato il Ragno, è un padre di famiglia tutto casa, lavoro e Allah. Ma segretamente, di notte, gira per le strade di Mashad per fare piazza pulita delle prostitute.
Tutto fila liscio e la polizia locale si interessa a malapena del caso, quando da Tehran arriva una donna, la giornalista Rahimi, che si finge una prostituta per dare la caccia al killer e svelare le contraddizioni di una cultura estremista e misogina.
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